venerdì 28 ottobre 2011
E noi ve lo diciamo - il trailer
Durante l'estate ho aiutato Gianluca Marcon a completare la sua titanica impresa di raccontare in un documentario la galassia degli ultras italiani.
Questo è il trailer del documentario, il cui titolo è E noi ve lo diciamo, ed è una produzione della neonata associazione culturale bolognese Fufilm.
martedì 18 ottobre 2011
[...] on public space is online
Dalla scorsa settimana è online il blog http://onpublicspace.blogspot.com/.
Nel 2010 il collettivo Space on Sail stava progettando una serie di eventi collaterali alla Fiera del Libro di Torino, che aveva come tema portante l'India. Questi eventi dovevano essere un'occasione per riflettere sul diverso utilizzo e la diversa percezione degli spazi pubblici nel subcontinente.
Non se ne fece nulla, nonostante il materiale per una mostra fotografica fosse pronto e solo da stampare, nonostante un video fosse stato girato montato e passato al frullatore. Sui motivi, stendiamo un velo pietoso.
Però da allora ho realizzato altri due video, ho coinvolto amici e colleghi nel progetto, ed ora, con tutti i se e i ma del caso, il progetto va online.
Che poi tutto si riduce ad un semplicissimo dato: vedere le differenze, i cambiamenti, gli spazi dell'uomo e degli uomini e della donna e delle donne, e cercare di raccontarli, attraverso la fotografia e la ripresa (amatoriale o professionale), come percezione individuale o come conoscenza scientifica di quanto sta accadendo a livello demografico, abitativo, e dunque politico, economico ed ambientale, in questo nostro pianeta parzialmente indignato.
On public space
fb
flickr
twitter: @onpublicspace
Nel 2010 il collettivo Space on Sail stava progettando una serie di eventi collaterali alla Fiera del Libro di Torino, che aveva come tema portante l'India. Questi eventi dovevano essere un'occasione per riflettere sul diverso utilizzo e la diversa percezione degli spazi pubblici nel subcontinente.
Non se ne fece nulla, nonostante il materiale per una mostra fotografica fosse pronto e solo da stampare, nonostante un video fosse stato girato montato e passato al frullatore. Sui motivi, stendiamo un velo pietoso.
Però da allora ho realizzato altri due video, ho coinvolto amici e colleghi nel progetto, ed ora, con tutti i se e i ma del caso, il progetto va online.
Che poi tutto si riduce ad un semplicissimo dato: vedere le differenze, i cambiamenti, gli spazi dell'uomo e degli uomini e della donna e delle donne, e cercare di raccontarli, attraverso la fotografia e la ripresa (amatoriale o professionale), come percezione individuale o come conoscenza scientifica di quanto sta accadendo a livello demografico, abitativo, e dunque politico, economico ed ambientale, in questo nostro pianeta parzialmente indignato.
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